FESTIVAL 2015

III^ EDIZIONE

Location

La III Edizione dell’Apulia Land Art Festival si svolge negli Antichi Orti Terrazzati della Città Bianca per eccellenza e Regina Incontrastata degli Ulivi, Ostuni, il 4-5-6 Settembre 2015.

Ostuni possiede infatti un contesto paesaggistico unico in Italia, e con essa tutto il territorio limitrofo, davvero rigoglioso e foriero di stimoli creativi.

Inutile dire che le aree ideali per questo sono quelle poste a valle del centro storico, la “Terra”, caratterizzate dalla presenza degli Antichi Orti Urbani Terrazzati, i cosiddetti “giardini”: aree di grande interesse paesaggistico e ambientale e fondamentali dell’identità storica locale, ricchi di presenze di valore archeologico, architettonico e culturale. Importante è non solo la stretta relazione paesaggistica tra il centro storico e il sistema degli orti terrazzati che dalle mura aragonesi degradano verso la piana degli ulivi secolari, ma anche il loro rapporto funzionale testimoniato dal sistema idraulico costituito da canalizzazioni che convogliavano le acque meteoriche dalle piazze e strade del centro storico per immagazzinarle nelle cisterne degli orti. L’area coincide anche con una zona di grande interesse archeologico, delimitata dalle antiche mura ancora in parte visibili, dove esistevano un abitato e la necropoli di epoca messapica.

Gli orti sono quindi già di per se una grande opera d’arte del paesaggio, realizzata tramite un continuo modellamento attraverso secoli di pratiche agricole che oggi definiremmo sostenibili.

La zona degli orti è stata poi recentemente interessata dal progetto di recupero “Interventi di rigenerazione urbana degli orti extramoenia di Ostuni”, finanziato dalla Regione Puglia che ha permesso di acquisire al patrimonio pubblico circa tre ettari di orti, di  ricostruire e restaurare i terrazzamenti, ripristinando il sistema di approvvigionamento idrico formato da canalizzazioni, cisterne ed acquari, nonché di realizzare percorsi attrezzati per la fruizione dell’area.

Ed è ora il momento di accedere un faro su questo elemento fondamentale del paesaggio ostunese passando attraverso la creazione artistica e paesaggistica degli artisti invitati per questa edizione, in seguito ad un periodo di residenza (dove verranno ospitati nelle case degli ostunesi stessi) e di formazione sulla storia, la cultura, l’architettura e l’arte di questa zona della Puglia, con gite ed incontri organizzati ad hoc.

Tema

"AgriCulturLand"

Come ogni anno, il tema dell’edizione in corso nasce e si ricollega con un file rouge alla conclusione dell’edizione precedente. E se il destino del carbone non utilizzato nell’Edizione 2014 è stato quello di essere donato ad alcuni giovani braccianti per forgiarne, col fuoco, gli attrezzi necessari alla nobile pratica agricola, l’Edizione 2015 non poteva che ricominciare dall'agricoltura ed il mondo che attorno ad essa vive e pulsa. La sfida di questa terza edizione di Apulia Land Art Festival è quindi anzitutto quella di creare nuovi modi di percepire la vita agricola, a partire dal confronto con valori, credenze, convinzioni e pregiudizi, e di riportarci alla base esistenziale del discorso. Ossia che siamo esseri umani, parte integrante della natura. Alla quale si sta rapidamente tornando, sia con il ritorno vero e proprio nelle campagne sia con la crescente tendenza a portare le campagne nelle città.

Una nuova agri-cultura, ispirata dalla storia e dalla lingua: greca, romana, germanica. In greco la parola “agricoltura” significa creare, con cura. Il contadino media tra natura e cultura. Lavora con piante, animali, suoli, e processi ciclici. L'agricoltura è quindi una professione unica e ha un significato unico per la società. Con il loro lavoro i contadini creano una varietà di prodotti come latte, carne, grano, frutta, verdura, mangimi e così via. Ma creano anche il paesaggio, cambiandone continuamente i colori, le forme, le funzioni. Essi adattano l’ambiente naturale anche alla necessità di un tempo per il relax, per gustare o per vivere i valori spirituali ed estetici in silenzio e in armonia col creato.

In latino “agricoltura” ha invece due significati: coltivazione e civiltà. Questi due significati sono collegati: la civiltà interiore dell'essere umano è correlata a un buon trattamento della terra e della natura.

In lingua tedesca si usano due parole per indicare gli agricoltori: “Bauer” e “Landwirt”. Der Bauer è un coltivatore e creatore di paesaggi; il Landwirt invece è colui che ospita, invita e fornisce il cibo. La questione per tali agricoltori è la seguente: quale identità mi si addice, che tipo di contadino voglio essere, per cosa sto lavorando? Rispondere a queste domande li aiuta a prendere coscienza della loro identità culturale, del valore sociale dell’agricoltura e del loro contributo e delle responsabilità verso la società.

E non esiste uno scenario migliore di quello nel quale porteremo il valore aggiunto della Land Art nell’estate 2015: si tratta della Valle d’Itria, terra rossa dall’antica e profonda cultura agricola, ricca di orti, vigneti, frantoi, masserie e ulivi secolari, simbolo per eccellenza dell’Apulia Land Art 2015.

Guadagnandosi Ostuni, signora indiscussa per bellezza, fama, e ristoro, l’Apulia di questa edizione ha in mente un programma ancora più dinamico, ambizioso ed internazionale. La curatela si triplica, le lingue di traduzione si pluralizzano, gli appuntamenti si moltiplicano. L’Apulia conquista la cinta degli antichi orti extramoenia terrazzati (IV sec. a.C.) che cingono l’addome della Città Bianca, un addome verdeggiante, fertile e gravido di spunti. L’edizione di quest’anno punta alla rivisitazione dell’agricultura, del cibo, della cultura contadina che, da tempo immemore, ha seminato, colto e raccolto da questo addome architettonico terrazzato.

Appena recuperati dal punto di vista architettonico ma nuovamente lasciati nell’oblio e nell’incuria, gli antichi orti saranno quindi riportarti al loro fertile splendore attraverso la creazione artistica e paesaggistica degli artisti invitati per questa edizione, dopo un periodo di residenza dove verranno ospitati nelle case degli ostunesi stessi (ospitalità diffusa) e di formazione sulla storia, la cultura, l’architettura e l’arte di questa zona della Puglia, con gite ed incontri organizzati ad hoc.

Il Festival, in un progetto che vedrà la diretta partecipazione del Comune di Ostuni e delle realtà locali, lascerà in dono alla città un museo a cielo aperto di opere biodegradabili inserite in questo contesto paesaggistico di orti/giardini che metterà in comunicazione il mondo della città e il mondo della campagna, così da rendere fisico, presente ed architettonico l’inevitabile osmosi dei due mondi che l’avvento della modernità e la corrente contemporaneità hanno reso antagonisti, rivali e avversi. La nostra società ha una forte necessita di ritrovare e rafforzare il proprio legame con il territorio, e la Land Art, come l'agricoltura, esprime il senso della presenza dell’uomo in natura: l'artista sta cambiando l'ambiente manipolando la natura e disturbando l'ordine naturale delle cose, così come fa il contadino.


Festival del Cinema di Cannes
L’Apulia Land Art Festival, quest’anno, ha ricevuto il prestigioso invito a partecipare all’importantissima vetrina del Festival del Cinema di Cannes; l’Istituto Luce Cinecittà, anche in vista di Expo Milano 2015, ha creduto infatti importante presentare al pubblico del Festival del Cinema una kermesse italiana unica nel suo genere, riservando una presentazione del Festival, delle sue attività e dei suoi prossimi programmi. Un Festival che, in soli due anni dalla sua nascita, si è imposto come una interessante realtà e non solo nel campo della Land Art, che può vantare importanti collaborazioni e partenariati sia pubblici che privati. Tenutosi Giovedì 21 Maggio dalle ore 16.30 alle ore 18.30 nella Sala Marta, Hotel Majestic, dell'Italian Pavilion, la Special Edition dell’Apulia Land Art Festival al 68° Festival del Cinema di Cannes, dal titolo “Apulia MovieingArt”, ha visto la presentazione dell’edizione 2015 dell’Apulia Land Art Festival e del suo tema “AgriCulturLand”, dalla fusione di agricoltura, cultura e terra, che vedrà come palcoscenico dal 4 al 6 settembre gli Orti storici terrazzati di Ostuni celebrando, in questo modo, il territorio della Valle d’Itria e le sue tradizioni agricole: terra rossa ricca di orti, vigneti, frantoi, masserie e ulivi secolari, simbolo per eccellenza dell’Apulia Land Art 2015. Ad aprire l’evento è stata la proiezione in anteprima del docu-reality sulle passate edizioni che ha coinvolto il pubblico con il suo carico di arte, natura, cultura e tradizione; un omaggio sia a Land Art, il film di Gerry Schum a cui questa forma di arte contemporanea deve il proprio nome, sia un occasione per lanciare l’invito a produzioni, registi ed operatori del settore a recarsi ad Ostuni durante i giorni del Festival per scoprire i paesaggi, le storie, le tradizioni e le diverse anime della Puglia e documentare gli interventi artistici della edizione 2015 dell’Apulia Land Art Festival.

La conferenza ha visto la partecipazione di ospiti importanti come lo Storico dell’Arte Giosuè Prezioso, già Massachusetts University, Harvard University, rappresentante della John Cabot University e Local Curator di questa Edizione che ha presentato ad un pubblico internazionale le buone pratiche che il Festival promuove e gli aspetti caratteristici che costituiscono la base della filosofia e dell’arte promossa dall’Apulia Land Art Festival; è stato presentato il tema portante dell’edizione 2015, che avrà come protagonisti l’agricoltura e la vita contadina, gli orti e le antiche pratiche di coltivazione e di produzione di cibo sano e rigorosamente made in Italy, anzi Made in Puglia, e tutte le informazioni ed i dettagli di questa edizione.

L’Assessore al Turismo del Comune di Ceglie Messapica Angelo Palmisano ha portato il sostegno dell’amministrazione comunale al nostro progetto, che ha infatti sostenuto ed abbracciato sin dal primo anno, ospitando nella splendida location della Pineta Ulmo la I Edizione dell’Apulia Land Art Festival. L’Assessore ha inoltre presentato in anteprima il progetto cinematografico che il Comune di Ceglie Messapica intende realizzare sul legame profondo tra cibo e arte (in particolare la “settima”), una rassegna dall’evocativo nome “Il Cine-Food Festival delle Città Bianche”, che si richiama al tipico colore delle città e dei paesi di questa zona della Puglia. L’incontro è stato poi seguito da un evento creato ad hoc per l’occasione, l’”Aperitivo ad Arte”: non un normale aperitivo dove degustare prelibatezze e sorseggiare un drink, ma un momento di unione profonda tra arte e cibo dove lo lo Chef Tiziano Mita della Mediterranean Cooking School di Ceglie Messapica che ha deliziato i presenti con creazioni artistiche commestibili.

A chiudere l’evento in bellezza è stata infine la performance teatrale “Alla Terra: discorso sul mito #9” di Vittorio Continelli con accompagnamento al violino di Simonetta Damato, un estratto del progetto teatrale creato appositamente per l’Apulia Land Art Festival 2015 e che sarà presentato in versione integrale ad Ostuni durante la kermesse estiva: il mito del dono della Dea Atena al popolo greco del ramoscello d’ulivo, simbolo per eccellenza di vita, speranza ed eterna prosperità, preferito al dono del Dio Nettuno che aveva invece offerto la forza e la potenza del cavallo.

Curatela

La terza edizione dell’Apulia Land Art Festival offre un programma ricco di contenuti: incontri, tavole rotonde e workshop rendono la rassegna ancora più articolata che in passato. Fulcro del Festival rimane tuttavia la sezione di arti visive, quest’anno a cura di Saverio Verini e Giosuè Prezioso, con il coordinamento scientifico di Ilaria Gianni.

Ilaria Gianni – consulente scientifico alla sezione arte contemporanea Ilaria Gianni è curatrice e critica d’arte. Dopo essersi laureata in Storia dell’Arte, presso la Facoltà di Scienze Umanistiche dell’Università di Roma “La Sapienza”, ha ottenuto un MFA in Curating presso “Goldsmiths”, University of London. Attualmente è co-direttore artistico della Nomas Foundation, Roma.

Nel 2015 ha ideato e curato insieme a Paola Capata, Delfo Durante e Federica Schiavo l’evento-mostra GRANPALAZZO, Zagarolo. E’ Adjunct Professor of Art alla John Cabot University, Roma e docente presso il Master of Art all’Università Luiss Guido Carli, Roma. Nel 2008 ha co-fondato la casa editrice IMpress (attiva fino al 2011) e dal 2009 al 2014 è stata membro del collettivo Art at Work. 

Ha curato numerose mostre e progetti di ricerca indipendenti in musei, gallerie internazionali e festival quali MAXXI (Roma), MACRO (Roma), GNAM (Roma), John Hansard Gallery (Southampton), MOA (Seoul), Loop Gallery (Seoul), Museo d’arte contemporana Villa Croce (Genova), Micamoca (Berlino), Fondazione Pastificio Cerere (Roma), Monitor (Roma), Maze Gallery (Torino), Galleria Spazio A (Pistoia), Furini Arte Contemporanea (Arezzo), Icastica (Arezzo), Kelmm’s Galerie (Berlino), Galerie Opdhal (Berlino), Frutta Gallery (Roma), Fondazione Adriano Olivetti (Roma). E’ stata membro del comitato di selezione del Art Situacions (2015), Premio Celeste 2014, Icastica 2014 (Arezzo), Premio MAXXI 2014, IX Premio Furla (2013), Lo Schermo dell’Arte (2011), Premio Ettore Fico (2010).

Oltre ad essere uno dei corrispondenti italiani per «artforum.com», ha contribuito con testi a vari cataloghi monografici e ha pubblicato articoli e saggi su riviste quali «NERO», «Lo Specchio+», «Circa», «Flash Art», «Arte e Critica».

Saverio Verini - è nato a Città di Castello (PG) nel 1985. Dopo la laurea in Storia dell’Arte Contemporanea presso l’università “La Sapienza” di Roma, nel 2010-2011 frequenta il Master of Art alla LUISS di Roma. Nel 2011-2012 è nello staff del MACRO, sotto la direzione di Bartolomeo Pietromarchi. Dal 2013 è assistente curatore presso la Fondazione Ermanno Casoli, impegnata nella realizzazione di progetti di contaminazione tra arte contemporanea e mondo dell’impresa. Ha all’attivo collaborazioni con numerose istituzioni culturali: Accademia di Francia a Roma - Villa Medici, FOTOGRAFIA - Festival Internazionale di Roma, Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci, Civita Servizi, Fondazione Pastificio Cerere, Kilowatt Festival. Cura inoltre mostre in gallerie private ed è autore di testi e pubblicazioni d’arte contemporanea. Collabora con le riviste “Lettera Internazionale”, “Artribune” e “Roots&Routes”. È fondatore delle associazioni culturali “Il Fondino” e “Sguardo Contemporaneo”, con le quali, a partire dal 2005, ha ideato e organizzato numerosi eventi artistici e culturali.

Giosuè Prezioso - Local Curator B.A. in Storia dell'arte presso la John Cabot University, vince un semestre di merito presso l'Università del Massachussets, Boston, nonché una sessione di ricerca presso Harvard University (Houghton Library), Cambridge. Impegnato nell'insegnamento ed assistenza linguisitica in ambiti accademici, pubblici e privati, si dedica a traduzioni, curatele, conferenze ed interpretariato. Titolare inoltre di importanti borse di studio, vince concorsi di ordine nazionale ed accademico. La collaborazione con l'Apulia Land Art Festival nasce naturalmente, abbracciando la cordialità e la dimensione famigliare dello staff tutto, nonché l'incredibile potenziale del progetto.

Artisti 

Elena Bellantoni

nata a Vibo Valentia nel 1975, vive e lavora tra Berlino e l’Italia. Dopo essersi laureata in Arte Contemporanea all'Università La Sapienza di Roma, studia a Parigi e Londra, dove nel  2007 ottiene un MA in Visual Art al WCA University of Arts London; approfondisce poi il teatro-danza e le arti performative con workshop in Italia ed all’estero. Nel 2007 costituisce Platform Translation Group e nel 2008 è cofondatrice dello spazio no profit 91mQ art project space di Berlino. La sua ricerca si incentra sul concetto di identità ed alterità attraverso l’uso di dinamiche linguistiche, tradotte in un linguaggio visivo. Ha collaborato con numerose istituzioni dedicate all’arte e allestito mostre presso spazi espositivi in Italia e all’estero: MAXXI, Roma, 2015; Set Up Plus Art Fair, Bologna, 2015; Careof DOCVA, Milano, 2015; Magazzini del Sale, nell’ambito della 56a edizione della Biennale di Venezia; Ministero degli Affari Esteri alla Farnesina, Roma, 2014; Talent Prize 2014, Acquario Romano, Roma; Fondazione Filiberto Menna, Salerno, 2013.

Marco Bernardi

nasce a Roma nel 1969, dove vive e lavora, dividendosi con Venezia. Diplomato all’Accademia delle Belle Arti di Venezia, dal 2004 al 2007 lavora nello studio dell’artista Fabio Mauri. Nel 2008 apre a Roma uno spazio espositivo dedicato alla ricerca e alla sperimentazione, “Condotto C”. Nel 2011 vince a Torino un premio nella prima edizione della fiera “The Others”. Ha realizzato mostre in numerosi spazi espositivi in Italia (a Roma, Torino, Venezia) e all’estero (Inghilterra, Francia, Argentina, Slovenia e Slovacchia). La sua poetica si basa sulla creazione di oggetti paradossali e senza una reale destinazione d’uso – spesso nati dall’impiego di materiali recuperati –, specchio della vanagloria delle azioni umane.

Francesco Ciavaglioli

è nato ad Avezzano (Aq) nel 1983. Diplomato all’Accademia di  Belle Arti di Perugia, la sua ricerca si concentra sulle immagini e la loro dissoluzione, dalla quale si origina una sospensione della riconoscibilità delle forme. Tra le mostre principali: Adunanza, Kilowatt Festival, Sansepolcro (2015); Edit / Dis-vulgare, Galleria 291 Est, Roma (2014); Strategie fantasma, Palazzo Lucarini, Trevi (2013);  Dedalo, Kulturhalle, Tubingen (2013); CITIZENSHIP: la giovane fotografia racconta la cittadinanza, Festival di Fotografia Europea di Reggio Emilia (2012).

Michela De Mattei

nasce a Roma nel 1984. Laureata in Filosofia all’università “Sapienza”, dal 2007 al 2012 collabora come assistente con l’artista Giuseppe Gallo presso il Pastificio Cerere di Roma. Interessata all’equilibrio costruttivo dei materiali più diversi, nel 2013 si aggiudica il Premio Speciale Casa dell’Architettura al Talent Prize e il primo premio al Festival della Creatività all’interno dello spazio Factory, presso La Pelanda, a Roma. Tra le mostre principali si segnala: Vogliatemi Perdonare Quel Po' di Disturbo Che Reco (Ex elettrofonica, Roma, 2014) Appartate (Smart, Roma, 2014), Innesto #6, Ri-orientamento (Sala Santa Rita, Roma, 2013); Facets of Time (John Cabot University, Roma, 2013); Festival della Creatività (spazio Factory, Roma, 2013); Manufatto in Situ 6, (workshop con Raqs Media Collective, Foligno, 2012).

Luca Mauceri

nasce nel 1981. Nel 2001 si diploma al Liceo Artistico LeonBattista Alberti di Firenze, nel 2004 consegue il diploma di perfezionamento per l’Arte Sacra e Liturgica presso la fondazione Saturos di S.Gabriele (TE). Nel 2007 si diploma all’Accademia di Belle Arti di Firenze. Negli anni della formazione dal 2002 al 2007 partecipa a numerose residenze artistiche in toscana. Nel 2005 è il più giovane partecipante del Premio Lissone. Nel 2006 espone i suoi lavori a New York, PACE University. Nel 2007 partecipa al progetto Naturalità esponendo le sue opere nel lanificio dismesso di Stia. Partecipa a due edizioni (2014 e 2015) della rassegna d’arte pubblica Icastica, ad Arezzo. Tra i riconoscimenti più recenti si segnala il Premio del Monte 2014, Call4robOT e Videominuto 2013 con il corto Shareat. La sua ricerca è caratterizzata dall’uso di materiali organici, solitamente abbinati a media digitali e analogici, tentando di cogliere le interazioni tra uomo e natura.

Giorgio Orbi

nasce a Roma nel 1977. La sua pratica esplora la natura e il suo sguardo, interagendo con le possibilità offerte dal suo ruolo all’interno dei sistemi di pensiero. Il lavoro di Orbi manifesta un interesse per gli effetti della natura sulla nostra percezione, oltre i margini del suo aspetto formale, attraverso il rapporto che instaura tra la realtà delle cose e l’immaginazione di esse. Tra le mostre principali: Peonie (Scuderie, Roma, 2015); Codalunga (Ex casa delle Armi. Roma. 2014); Incidents of Phenomena (Fondazione Cerere, Roma, 2014); NC Reloaded. Nuova Consonanza (Villa Aurelia, Roma, 2013); Lost in Chaos (Palazzo delle Stelline, Milano, 2013); Andrea Anastasio, Giorgio Orbi (Alessandra Bonomo, Roma, 2011); A better tomorrow (Stefania Miscetti, Roma, 2010).

Leonardo Petrucci

nasce a Grosseto nel 1986. Si forma all’Accademia di Belle Arti di Roma, dove si laurea nel 2009 con una tesi sul rapporto tra arte e alchimia, ambito che ancora caratterizza la sua ricerca. Dal 2012 lavora nel suo studio presso il Pastificio Cerere nel quartiere di San Lorenzo a Roma. Ha esposto presso numerosi spazi espostivi, prendendo parte a mostre personali e collettive: Melancolia (Una vetrina, Roma, 2015); Where is Dawn now? (Pastificio Cerere, Roma, in collaborazione con NASA, ASI, INAF); You are here (Accademia di Romania, Roma, 2015); Accesa - arte illuminata (Palazzo Parissi, Monteprandone (AP), 2014); Antropofagia Simbiotica (Operativa Arte Contemporanea, Roma, 2014); Il peso della mia luce (Operativa Arte Contemporanea, Roma, 2013); O.R.T.I.C.A (Ex mattatoio Testaccio, Roma, 2013); Resolve et Scoagula, unconventional twins #1 (Studio d’Arte Pino Casagrande, Roma, 2011). Dal 2015 il suo lavoro è all’interno della collezione permanente del Museo delle Palme di Palermo.

Carla Rak

nasce a Roma nel 1978. È photo-editor, docente di narrativa visuale e Dottore di ricerca. Ha dato spazio allo sviluppo di progetti personali nel 2011, iniziando a mostrare i suoi lavori nel 2014. La sua ricerca artistica è tesa ad esplorare i legami emotivi, con il tempo e la memoria, con gli apparati simbolici e culturali, con la natura. Tra gli strumenti utilizzati uncinetto, ricamo, scrittura, fotografia e collage.

Calixto Ramirez

è nato a Reynosa (Messico) nel 1980. Laureatosi a La Esmeralda Art School nel 2008, dal 2013 vive e lavora a Roma. Tutti suoi lavori sono caratterizzati dall’economia di mezzi, la quale non impedisce tuttavia all’artista messicano di concepire interventi di forte impatto, basati sull’impiego del proprio corpo come misura delle cose e strumento di osservazione del mondo. I suoi processi creativi trovano molteplici forme: installazioni, video, performance e fotografie. Espone regolarmente in numerosi centri espositivi e gallerie, in Europa e America Latina: Fondazione Memmo (Roma, 2015); Galerie Ho (Marsiglia, 2014); Museo Carillo Gil e Museo del Palacio de Bellas Artes (Città del Messico, 2013-2014); Young Artist Biennal (Monterrey, 2012); Fondazione Marcelino Botin (Santander, 2009).

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