Artisti VI Edizione
Artisti in Residenza sono: Massimo Ruiu - Gianfranco Basso - Giovanni Gaggia - Aldo Del Bono - Lu.Pa (duo) - Francesco Di Tillo - Aischa Gianna Muller - Raffaele Vitto - Gabriel Holzapfel Mancini - Ciro Amos Ferrero - Benny Mangone, ed avranno la curatela di Carmelo Cipriani, giornalista, critico d'arte e curatore indipendente. In residenza dal 29 agosto al 9 settembre, gli artisti avranno l’occasione di poter vivere e portare avanti la propria ricerca artistica in uno dei luoghi simbolo della Puglia, negli antichissimi trulli e per le bianche vie di Alberobello.
BASSO Gianfranco
Nato a Lecce nel 1978. La sua inesauribile ricerca indaga il rapporto costante tra spazio ed individuo; è il vuoto a creare lo spazio stesso, ambiente catartico in cui gli oggetti e le figure vivono, pensano ed esistono. E’ palpabile, in ogni sua opera, l’importanza di questo universo pulsante nel quale il soggetto è immerso, dal quale si irradiano idee, sensazioni ed invenzioni. Nel 2012 ha ricevuto il premio della critica alla “I Biennale Internazionale - Città di Lecce”, mentre nel 2016, sempre nel Salento, ha vinto il “Premio di pittura” intitolato al grande paesaggista Giuseppe Casciaro. È stato tra i finalisti al “Premio Arte Cairo Editore”, espone nel 2017 a Pechino per “Beijing Contemporary Art Festival-Meeting in 798”.
DEL BONO Aldo
Studia grafica allo CSIA di Lugano, in Svizzera. Dopo alcuni stage si traferisce a Montréal, in Canada, dove lavora come grafico e illustratore per diversi studi e agenzie. Art director in publicità, è stato anche scenografo per le televisioni CBC e TVA. Insegna iniziazione all’arte visiva alla Concordia University. Soggiorna a Londra e Berlino dove commincia la sua ricerca pitturale. Di ritorno a Montreal crea scenografie per diversi artisti in teatro, musica e danza contemporanea. Vincitore del concorso per l’Università Telematica Pegaso di Cosenza. . Le sue opere sono oggi presenti in numerose collezioni private.
Mostre personali
Canada: Montréal, “A hole in the clouds” alla galleria Marilou Esguera. “Back to black” allo Studio 3. “Sweet nothing” alla galleria BAC. | Brasile: São Paulo, “Beija flor” alla Casa Caiçara, Cananéia. | Italia: Roma, “Il bicchiere dalle labbra rosse” allo Spazio Interno 14 dell’AIAC. Cagliari, “Happy if you like it” alla Mediateca, curatore Cesarina Siddi. Pisa, “Refresh” al Bastione San Gallo, Biennale di Architettura, curatore Luigi Prestinenza Puglisi.
Mostre collettive
Francia: Kerpert, all’Abbaye de Coat Malouen, curatore Guillaume Guintrand. Parigi, “Bringsomethingpink”, Espace Despalles, Paris, curatore Yfat Gat. | Italia: Perugia, “ArtSiders” alla Galleria Nazionale dell’Umbria, Sala Podiani, curatori Fabio De Chirico e Massimo Mattioli. Roma, “Portafortuna” allo Spazio Y. Narni, “RSVP”, curatore Giuseppe Capparelli.
DI TILLO Francesco
Francesco Di Tillo é artista e permacultore, nato a Campobasso nel 1984. Vive e lavora tra Bologna e São Paulo (Brasile). Si è formato all’Accademia di Belle Arti di Bologna, ha studiato all’UDK di Berlino, ha vissuto e lavorato a New York e trascorso gli ultimi 5 anni a São Paulo in Brasile. Attualmente vive a Bologna. Ha esposto in gallerie, festival, spazi indipendenti, musei in Italia e all’estero. Tra le mostre individuali degli ultimi anni: Monumento ai Caduti, Muséé de l'OHM, Museo Civico Medievale di Bologna, a cura di Carmen Lorenzetti; Anomos, .Aurora, San Paolo, Brasile–2014; Falecimentos, Museu da Imagem e do Som (MIS), São Paulo, Brasile – 2013; Death Brokering, 16Beaver, New York, USA–2011; Mostre collettive (selezione): After Festival - Moving Bodies and Live Art Festival Turin, Teatro Espace, Turin; Taipa-Tapume, Galeria Leme, São Paulo, Brasile-2014; Oração, Paraty em Foco, Paraty, Brasile – 2013; Stracrepaccio Paradise, Il Crepaccio, Milano-2013. La sua produzione artistica è incentrata sui temi del libero arbitrio, vita e morte e il rapporto dell’essere umano con la natura, le sue contraddizioni ed effetti sociali.
www.francescoditillo.site
FERRERO Ciro Amos (Chiro)
In arte Chiro classe 1977, iscrittosi all’accademia di Brera già dal primo anno si distingue tra i più interessanti allievi emergenti venendo selezionato per il “Saloon Primo”. Terminati gli studi accademici, svolge diversi lavori tra i quali restauratore, scenografo e decoratore. La conoscenza tecnica e la passione infinita per l’arte porteranno Chiro ad intraprendere la carriera di insegnante presso licei e corsi per aspiranti pittori. Attraverso la fotografia trova una nuova tecnica espressiva che lo porterà tra i 10 finalisti del premio Casciella 2015. Dal 2016 Chiro abbandona tutto e si dedica esclusivamente alla carriera di artista fondendo in un unica sfera tutte le sue conoscenze artistiche, creando sinergie tra i vari elementi e usando le più svariate tecniche espressive. Chiro è un artista completo che si muove senza esitare dalla pittura alla scultura dal video alla fotografia; negli ultimi tre anni si dedica all’arte pubblica, realizzando importanti opere e interventi di land art.
GAGGIA Giovanni
Giovanni Gaggia nasce nel 1977 a Pergola (PU) dove ad oggi vive e lavora. Nel 2008 fonda Casa Sponge e ne assume la direzione artistica. Gaggia è artista multiforme che si muove con naturalezza ed eleganza tra media eterogenei: disegno, scultura, fotografia, pittura, interventi audio e video. Sempre amorosamente versato in un tempo interiore, ha recentemente rinvenuto i luoghi privilegiati del proprio fare artistico in special modo nel disegno, nella performance, nel ricamo. Tra le sue personali si ricordano: 2017 – Del filo e del segno, doppia personale con Walter Valentini, a cura di Chiara Canali, Galleria Donato Bramante, Fermignano (PU). 2016 – Sequens Lineam, a cura di Maria Letizia Paiato, Galleria Fabula Fine Art, Ferrara. 2015 – Inventarium, GALLLERIAPIU', Bologna, Intexĕre tempus, a cura di Diego Sileo, lavatoio di Palazzo Lamperini/ galleria Rossmut, Roma. Inventarium, a cura di Serena Ribaudo, Canto217, Palazzi Costantino / Di Napoli, Palermo. Nel 2016 viene pubblicato da Maretti Editore il suo libro catalogo Inventarium, a cura di Serena Ribaudo / poesie Davide Quadrio, una meditazione sul senso di memoria.
LU.PA
LU.PA nasce nel 2017 dall’unione delle artiste Lulù Nuti e Pamela Pintus. In questo anno le due artiste, incontratesi attorno ad una ricerca comune, realizzano il primo lavoro a quattro mani dal titolo Carena (opera viva), durante la residenza BoCsArt Cosenza curata da Alberto Dambruoso. Credendo che il caso non esista e interpretando i segni che uniscono i vissuti individuali come segnali d’azione, il duo pone una lente d’ingrandimento su alcune dinamiche, linguaggi, strumenti e fatti del contemporaneo con l’intento, attraverso l’esplorazione del rapporto con l’alter imposto dalla natura del duo, di analizzare i sistemi che regolano le relazioni umane nel XXIesimo secolo. Per questo i progetti di LU.PA nascono spesso da azioni performative in cui entra in gioco la relazione nel suo significato più ampio, come accade ad aprile 2018 con OLO o della danza del tutto, performance di 24h ininterrotte avvenuta a SpazioY in Roma, con cui LU.PA debutta ufficialmente. Nello stesso anno LU.PA partecipa alla residenza ASTRA vol.1, tenutasi in occasione del Festival dei Due Mondi a Spoleto, con le due opere Luco e Senza titolo (parla), rispettivamente un’installazione audio/video e una performance. I due lavori, partendo dall’analisi semantica della desinenza –luco, esplorano in modi diversi il concetto di “bosco sacro” così come era inteso dagli antichi Romani. Uno degli strumenti privilegiati da LU.PA è il web, che utilizza come luogo di ricerca, affascinata dalla scoperta delle inedite connessioni che la Rete restituisce. Il duo attua una meta-riflessione sui suoi prodotti e processi, mettendo in evidenza il cortocircuito semantico e semiotico che subiscono i concetti e le parole al suo interno. LU.PA, profondamente radicata nel suo tempo, si muove dentro e fuori il web utilizzando i mezzi del contemporaneo per creare una conoscenza trasversale utile ad innescare riflessioni profonde e destabilizzanti.
Per approfondire:
Intervista con Marco Arrigoni, ATP DIARY, Maggio 2018 http://atpdiary.com/intervista-conlu- pa-olo-o-della-danza-del-tutto/ OLO o della danza del tutto articolo di Carmelo Cipriani, Exibart, Maggio 2018 http://www.exibart.com/notizia.asp?IDNotizia=57684&IDCategoria=61 Video su Rep. TV, La Repubblica, Maggio 2018 https://video.repubblica.it/edizione/roma/roma-chiuse-per-24-ore-in-una- micro-stanza-laperformance- di-lulu-e-pamela/303769/304400 Dialogues #2 - LU.PA Lulù Nuti e Pamela Pintus testo critico di Valentino Catricalà Artribune, Maggio 2018 http://www.artribune.com/mostre-evento-arte/dialogues-2-lu-pa-lulu- nutipamela- pintus/
MANCINI HOLZAPFEL Gabriel
(Puerto Montt, 1988) è un artista e musicista visivo. Attualmente vive e lavora a Valparaíso, in Cile. Il suo lavoro è caratterizzato dall'incrocio tra formati e l'uso di materiali residui e oggetti di uso quotidiano. È uno sforzo per ampliare il significato delle cose e creare nuovi spazi di pensiero attorno a concetti come la scomparsa, l'entropia, la memoria o ciò che emerge dalla storia recente e dall'attività umana. Il suo lavoro è attraversato da un acuto uso del linguaggio e mantiene un forte legame poetico con una prospettiva critica, caratterizzata da umorismo e ironia. Holzapfel mantiene un interesse personale finalizzato alla costruzione di allegorie visive, generando domande, seminando dubbi, letture doppie o triple. Fino ad oggi, Gabriel Holzapfel ha esposto in alcune delle principali aree di esposizione del Cile, mettendo in evidenza il Museo de la Solidaridad Salvador Allende, il Museo Nazionale di Belle Arti, il Parco Culturale Valparaiso, Santiago Museo di Arte Contemporanea, il Centro Estensione del CNCA, Museo d'Arte moderna di Castro, metalli pesanti Visual Gallery, Galleria d'Arte CCU e centro culturale Las Condes e di altri importanti spazi culturali in città come Valparaiso, Santiago, Puerto Montt, Valdivia e Concepción. Ha anche esposto in Spagna, negli Stati Uniti e in Italia. Nel 2013 ha vinto il premio Banco de Chile al XXXV Young Art Competition di Valparaíso e nel 2014 ha vinto il Contemporary Award all'Università di Huelva, in Spagna. All'inizio dell'anno 2017 è stato evidenziato dal quotidiano La Tercera come uno degli 8 migliori 30 artisti sub della scena nazionale.
MANGONE Benny
Artista ed insegnante, nato a Melissa (KR) il 25 Dicembre 1981. Vive e lavora a Mantova. Si è formato all'Accademia di Belle Arti di Bologna e ha frequentato UB Facultat de Belles Arts di Barcellona. Direziona il suo lavoro su una riflessione del contesto socio-politico contemporaneo e cerca di proporre col mezzo dell'arte spazi di azioni e riflessioni che possano creare collegamenti tra l'individuo, la collettività e il suo ambiente e la storia dell'arte. Tutta la sua poetica si basa sul contrapporre, al concetto ultra capitalistico di sfruttamento e consumismo, un concetto etico che basa la sua procedura sulla “cura del mondo”.Tra gli ultimi progetti artistici: Freedom in NoPlace 3, La Ri-presentazione delle cose II in Senzafissadimora Galleria del Premio Suzzara; Pieces in Ecoismi 2016; Il cielo di Gaza Casa del Mantegna; Dalle 1500 e più visioni del mare FabLab (Ex macello comunale) San Martino dall'Argine; R-desaparecidos in Paisitos (progetto di Giulia Cilla) Musée de l’OHM c/o Museo Civico Medievale Bologna.
MULLER Aischa Gianna
Nata nel 1984 in Germania e vive in Toscana dove lavora. Si è formata come scenografa per il cinema presso l’Accademia di Belle Arti di Firenze, lavorando nel settore cinematografico e successivamente frequentando il biennio specialistico di Fotografia presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna. Inizia il suo percorso artistico nel 2016. Le ricerche iniziali nell'ambito fotografico sviluppano la diatriba tra realtà e finzione all'interno della controversa definizione del paesaggio e della sua sospensione tra 'naturale' ed 'artificiale' nel tentativo di restituire una sensazione di incanto. Nelle ultime ricerche la scissione occorsa tra elementi naturali e quotidianità viene vista come occasione di intervento, ironiche azioni simboliche richiamano l'assurdità e la fragilità della volontà umana di controllo sulla realtà.
RUIU Massimo
Nato a San Severo (FG) nel 1961, svolge l’attività artistica ed espositiva dal 1984. Si laurea in Storia dell’Arte contemporanea nel 1989 a Roma, città in cui tuttora vive e lavora. La sua ricerca artistica ha come costante una tensione poetica che focalizza tematiche legate ai bisogni più intimi e profondi dell'uomo. Nelle opere di Massimo Ruiu c’è sempre qualcosa che non c’é. Nel ciclo delle “Ombre assolute”, avviato nel ’97, con una personale alla Galleria Pino Casagrande, immagini fotografiche sono forate da nere cavità d’assetto geometrico, capaci di inghiottire lo sguardo. Nel 2011 partecipa alla Biennale di Venezia con l’opera “@” realizzata con cento chiocciole in letargo: riflessione sulla diversa percezione del tempo umano e naturale.
VITTO Raffaele
Nato a Canosa di Puglia il 15 novembre del 1993 da una famiglia di agricoltori. Si è diplomato all'Istituto Statale d'Arte di Cerignola nel 2013. Ha conseguito la laurea di primo livello in Scultura nel 2017 presso l'Accademia di Belle Arti di Bari, dove è attualmente iscritto alla laurea di II livello in Scultura. Il suo lavoro è caratterizzato dal recupero di elementi agresti, appartenenti al proprio vissuto, cui si lega la ricerca dedicata all'oggetto in relazione con lo spazio ambientale.